© Tsuru Zendo - Sezione di studi e pratica Zen dell'APS "Nel Centro"

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Sumi-e

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Il Sumi-e è una forma d'arte che rappresenta la natura in tutta la sua spontaneità attraverso l'uso di inchiostro, acqua e carta, senza alcun disegno preparatorio. Il pennello è lo strumento che permette di portare sullo carta il sumi (inchiostro nero) nelle sue diverse gradazioni, l'acqua quello che consente di diluirlo per creare sfumature di varie intensità. La filosofia del sumi-e si rivela nello spazio bianco che dà armonia alle forme dipinte. Questo è il mondo del bianco-nero, ma anche il territorio delle tonalità di grigio, in grado di restituire sulla carta le stesse sensazioni che danno i colori. Non si dipinge per dimostrare lo propria bravura, ma per esprimere sé stessi.

L'arte pittorica zen

L'arte meditativa del Sumi-e nacque in Cina durante la dinastia Tang e fu introdotta in Giappone nel XIV secolo per opera dei monaci zen itineranti. Con il Sumi-e si indica tradizionalmente uno stile pittorico monocromatico che utilizza solo inchiostro nero, ma incontriamo anche l'utilizzo pigmenti colorati come il rosso o il verde. L'artista prepara il proprio inchiostro polverizzando delle barrette contro un'apposita pietra (suzuri), oppure può utilizzarne di pronti. Le linee tracciate non possono più essere cancellate o modificate: questa tecnica infatti richiede concentrazione, pratica e un grande talento

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